Le dieci regole per sparire

james-bond-panel-3-21-2007-12-16-25-am-3-21-2007-12-16-25-am.JPG

Le dieci regole per sparire dal nostro pianeta.


1) L’uso del cellulare
Fatelo acquistare ad un amico. In questo modo non sarà il vostro nome quello che compare sul contratto. Una volta in vostro possesso, se siete all’aperto tenetelo spento quanto più possibile. Usatelo invece solo dentro negozi, supermercati, o altri luoghi affollati, in modo che nessuno possa individuarvi con precisione. Se dovete chiamare per strada comprate una scheda e cercate un telefono pubblico.

2) Proteggere le e-mail
Adoperate un servizio gratuito di posta elettronica come Gmail o Hotmail? Allora i messaggi che ricevete o inviate vengono conservati e diventa semplice ricostruire la vostra rete di contatti per sfruttarla. È quel che fanno i pirati informatici. Per proteggervi potete adoperare servizi come Hushmail, basato su sistemi di trasmissione dati criptati.

3) Una navigazione sicura sul Web
Mai navigare sulla Rete con un computer privo di antivirus aggiornato con regolarità, perché c’è il rischio che qualcuno spii le vostre abitudini digitali. Ma l’ultima frontiera in fatto di furti di identità è rappresentata da quei siti in apparenza innocui che una volta visitati riescono a installare sul Pc virus e malware di vario tipo pronti a carpire ogni vostro segreto. Per andare sul sicuro, meglio optare per il browser della XeroBank. È più lento, ma nasconde ogni traccia del vostro passaggio quando navigate.

4) Proteggere i propri file digitali
In circolazione ci sono diversi software che cancellano ogni segno delle vostre attività su un computer. Attività che possono dire molto su di voi. Le immagini digitali ad esempio contengono il numero di serie della macchina fotografica con cui sono state scattate. E lo stesso vale per i documenti di testo dai quali si può risalire facilmente alla licenza di acquisto del programma di scrittura. Il consiglio è pulire bene il Pc e tenere tutti i propri file, di qualsiasi tipo, su un hard disk esterno. Ne esiste uno in particolare, il FreeAgent della Segate, che consente di lavorare sui documenti senza che nel computer che si sta usando restino tracce.

5) Evitare le telecamere di sicurezza
Evitare tutte le aree videosorvegliate (banche, palazzi governativi, arterie stradali importanti). In teoria sono facili da individuare: l’Authority per la privacy obbliga chi mette le telecamere a esporre un cartello di avviso. Altra soluzione: fare come Will Smith in Nemico pubblico, cioè indossare un cappello e non rivolgere mai lo sguardo verso l’alto, in modo da non essere riconosciuti.

6) Evitare le mail pubblicitarie
Ogni volta che per un motivo qualsiasi dovete registravi su un sito, usate una nuova mail appena creata. In tal modo saprete sempre se il sito in questione vende gli indirizzi a società dedite all’invio di messaggi spazzatura.

7) Varchi di accesso e autostrade
Per viaggiare “in incognito” meglio usare i mezzi pubblici o la bici, che non avendo targa non può essere identificata. Soprattutto in città dove varchi elettronici e telecamere sono frequenti. C’è anche chi prova ad “abbagliare” le telecamere con un cd esposto sul lunotto posteriore dell’auto, ma i risultati non sono garantiti. In autostrada, mai usare telepass, bancomat o carta di credito.

8) Gli acquisti
Sempre e solo con soldi cash, presi una volta al mese in banca. È sconsigliato sottoscrivere qualsiasi tipo di programma fedeltà nei supermercati, dove in genere viene richiesto un indirizzo di posta.

9) Acquisti online
Andrebbero evitati, perché è necessario fornire il numero di carta di credito e quindi la propria identità. Più sicuri i siti di aste dove si può comprare direttamente da altre persone. Ma non tutti vanno bene. Su eBay ad esempio ormai si usano sistemi di pagamento simili alla carta di credito. Meglio allora siti più piccoli che hanno mercatini dell’usato e dove le transazioni possono avvenire direttamente fra inserzionista e acquirente. Oppure siti come Freecycle, nei quali le cose vengono regalate o scambiate.

10) Documenti di identità
I documenti bisogna averli, non c’è scampo. Si possono evitare però gli sportelli elettronici degli enti pubblici (dove vi viene richiesto di identificarvi) che semplificano la vita ma vi rendono vulnerabili: costringono infatti a immettere in Rete una grande quantità di dati personali.

Fonte: http://www.repubblica.it

Scritto da PunkOdissey