La soluzione di PayPal ai micropagamenti

La società dei pagamenti online PayPal ha aperto la propria soluzione di micropagamento ai programmatori di game, i media publisher e a chiunque interessa vendere contenuti digitali su scala globale. Questa soluzione è stata inizialmente annunciata l’ottobre scorso, quando la compagnia annunciò che la nuova caratteristica di PayPal avrebbe offerto una struttura gratuita per i micropagamenti, al prezzo del 5% più 5 centesimi per gli acquisti sotto i 12$.

Oggi, la soluzione in due click di PayPal per i micropagamenti è arrivata al pubblico e ha il potenziale di cambiare le interazioni tra i publisher e i propri clienti.

L’ostacolo maggiore per i micropagamenti è il poter raggiungere  i clienti con il minor attrito possibile.  Più i clienti devono effettuare dei pagamenti e meno è conveniente per loro.

Ecco la risposta di PayPal a questo problema:

Quando i consumatori pagano per un contenuto online, PayPal permette loro, solo per merce digitale, di pagare in non più di due click senza lasciare il sito del publisher, gioco, musica ecc. Si tratta dell’equivalente del comprare un chewing gum dal distributore automatico.

Basato sulla security esistente di PayPall, il servizio offre un più veloce, sicuro e meno costoso modo di inviare e ricevere micropagamenti. PayPall per merci digitali ha ancora una tassa competitiva per il prezzi dei micropagamenti, il 5% più 5 centesimi per acquisti sotto i 12$. È molto meno di quanto viene imposto dai processori di pagamenti nell’industri DG. Un vantaggio ulteriore: i publisher e i commercianti vengono pagati automaticamente e viene dato loro libero accesso  ai loro fondi, ogni volta che un cliente compra della loro merce.

Come cambierebbe le cose questo servizio? lo spazio del digital publishing è sempre alla ricerca di come far pagare ai propri lettori un contenuto à la carte. Secondo PayPal, il magazine online Autosport.com ha visto un incremento del 75% di nuovi clienti che hanno usato la versione beta del sistema dei micropagamenti.

Scritto da patrizia.palugan