In tutta la sua storia, uno degli obiettivi principali del New York Times è stato quello di portare i suoi lettori in prima linea. Ora, la nota testata, ha un nuovo modo per raggiungere questo scopo.
Dopo un annuncio, nel mese di Ottobre, di una collaborazione con Google per produrre dei filmati per la realtà virtuale, ora il New York Times ha lanciato la sua nuova app VR, chiamata NYT VR. L’applicazione ha debuttato con due filmati, uno intitolato The Displaced, ha un tema sociale e l’altro è una sorta di dietro le quinte del NYT.
L’esperienza comprende esattamente ciò che ci si aspetta dal New York Times nel mondo VR. The Displaced, ad esempio, è un fantastico report giornalistico che aggiunge una profondità incredibile all’argomento che tratta.
Leggere delle problematiche correlate ai profughi e trovarsi nel mezzo di quel mondo, con la possibilità di guardarsi attorno e trovare ambienti e persone che vivono in quella realtà, sono cose profondamente diverse, in grado di cambiare la vostra prospettiva.
“L’unico neo di The Displaced, il quale è sottotitolato essendo che i protagonisti del filmato non parlano l’inglese è che è facile perdere di vista i sottitoli,” scrive Chris Perkins di Mashable, dopo aver provato l’applicazione.
Sicuramente, il New York Times potrà migliorare la sua applicazione con il tempo. Per il momento, nonostante il suddetto difetto, l’app sembra aver raggiunto l’obiettivo della testata: portare i lettori all’interno delle storie raccontate.
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