Google Buzz: una piccola parte di qualcosa di grande

Tutto il furore che si è creato attorno a Google Buzz e le lamentele riguardo ai suoi problemi di sicurezza hanno distolto l’attenzione da ciò che effettivamente Google Buzz è. Spero che, adesso che le acque si sono calmate, potremo tornare a parlare di ciò che il nuovo social network offre, senza le solite esagerazioni al riguardo. Perchè Google ci ha messo a disposizione un scintillante giocattolino nuovo, nuovo da un punto di vista tecnologico.


Buzz è solo l’inizio. Date un’occhiata al Buzz API e agli strumenti in dirittura d’arrivo. State scalpitando? Beh, se siete tra i pochi a cui piace trastullarsi (metaforicamente) coi preliminari prima di “andare al sodo”, date un’occhiata a WebFinger. Se siete vecchi, il termine Finger Protocol dovrebbe farvi suonare alcuni campanelli, in caso contraro lasciate che vi illumini: finger era il directory service originario sui network UNIX, all’alba di Internet. Finger vi permetteva  di esplorare un nome utente (rms@mit-mc.arpa, per esempio) e trovare le meta info del medesimo, come lavoro, località, eccetera. Questi username sono diventati successivamente i moderni indirizzi email, e hanno perso i meta dati associati.

Ma ora è tornato, con WebFinger! E’ solo all’inizio, ma funziona. La speranza è che l’indirizzo email possa essere usato per identificarvi, come fa OpenID con un URL. Abbastanza figo, considerando quante business cards circolano con l’indirizzo mail sopra!

Scritto da Trillian