Igor Stravinskij

Igor Stravinskij è nato a Oranienbaum, nei pressi di San Pietroburgo il 17 giugno 1882, ed è morto a New York il 6 aprile 1971. Pur avendo studiato giurisprudenza nel 1902, Igor Stravinskij vene istradato allo studio musicale da Nicolai Rimsky Korsakov, iniziando a studiare musica nel 1903, fino alla morte del maestro nel 1908. Le prime opere di Stravinskij attirarono l’attenzione di Sergei Diaghilev, che successivamente propose a Stravinskij di comporre un balletto, nel 1910, dal titolo L’uccello di fuoco, che venne poi seguito l’anno successivo da Petrushka. Nel 1913, con la Sagra della Primavera, Stravinskij inaugura un vero e proprio nuovo corso della musica, con i ritmi forti, l’assenza della melodia e tutta l’energia che opera porta con sé. Con l’avvento della Prima Guerra Mondiale, la produzione dei balletti diventa finanziariamente insostenibile. La seguente opera, Le nozze, è emblematico per la scelta di ridurre gli strumenti, con pianoforti, percussioni e voci. La storia del soldato, un’altra opera famosa, è stata scritta da Stravinskij solo per una voce narrante e sette musicisti, secondo il modello di Dixieland Jazz combo: la storia racconta di un soldato tornato dalla guerra, un violino (l’anima del soldato) e il diavolo, il quale alla fine è il vincitore.  Nel 1920, Stravinskij si trasferisce a Parigi, inaugurando un nuovo filone di opere, seguendo uno stile neoclassico, ispirandosi a Mozart e Haydn. Alcuni esempi di questo nuovo stile sono le opere l’Ottetto per fiati, l’Edipo Re, i balletti Pulcinella e l’Apollon Musagète, la Sinfonia dei Salmi e l’unica opera universale La carriera di un libertino. Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale, Igor Stravinskij fugge dall’Europa in America, ad Hollywood. Dopo aver ottenuto la cittadinanza americano nel 1940, è il 1950 l’anno di un ennesimo rinnovamento per Igor Stravinskij, producendo il balletto dodecafonico Agon e l’opera corale Canticum Sacrum. È questo il massimo periodo di splendore artistico per Stravinskij, il quale conclude la sua vita raccogliendo i frutti del suo successo, dirigendo, registrando le sue opere e concedendo interviste a tutto campo. Si ritiene, a giusta ragione, che l’influenza di Igor Stravinskij sui compositori del Novecento sia stata particolarmente illimitata.

Scritto da Davide Micheli