PC Revenge La tecnologia che non fa male
Non solo problemi per Apple che in queste ore deve risolvere il surriscaldamento del suo prezioso e nuovo tablet. Ma anche per il sistema operativo di Google sono momenti di critiche. Secondo EProf, lo strumento utilizzato dalla Purdue University che misura quanto la pubblicità contenuta nelle applicazioni gratuite possa influire sulla durata della batteria degli smartphone, in Android il 75% della batteria che viene assorbito da questo. Il resto della batteria viene invece consumata dalle applicazioni a pagamento e dalle normale funzioni del terminale.
Un controllo per ora effettuato solo sugli smartphone di Android ma che presto interesserà anche i telefoni di Microsoft. Le applicazioni gratuite infatti sono ricche di pubblicità che sostengono lo sviluppo dell’app, ma contribuiscono a scaricare in modo esponenziale la batteria del nostro terminale.
Molte volte questo consumo è dovuto non alla vera e propria applicazione ma a tutte le funzioni secondarie come la geolocalizzazione o l’invio di dati. Sembrano essere proprio il gps e la geolocalizzazione i maggiori responsabili di questo consumo.
Se quindi qualche volta siamo a corto di batteria e non abbiamo con noi un cavo per ricaricarla, per far durare maggiormente il nostro smartphone consigliamo di rendere inattivi i moduli 3G e Gps del telefono.
