Intel progetta un super processore 48-core per smartphone

La diffusione degli smartphone è sempre più rapida, e i dispositivi mobile si avvicinano sempre di più ai loro concorrenti, i computer. Diventano parte vitale della nostra routine quotidiana, non solo nei nostri Paesi occidentali, ma in tutto il mondo. E, come è prevedibile, gli smartphone, i telefoni intelligenti dalle mille funzioni, sostituiranno ben presto i vecchi cellulari, i “dumbphone”.

Da qualche anno Intel sta lavorando ad un impressionante processore mobile 48-core, da integrare nei nostri dispositivi mobili e non solo nei server. La sfida è riuscire a lanciarlo sul mercato nei prossimi cinque-dieci anni. Le ricerche di Intel mirano a creare tecnologie di micro-computing sempre più piccole e efficienti. Justin Rattner, CTO di Intel, dice: “Prendere immagini e audio e inviarli al cloud, in attesa che un server svolga le sue funzioni è tutt’altro che pratico. Le operazioni necessarie saranno eseguite dal client device”. Obiettivo ambizioso, ma da prendere in considerazione.

Pensiamo a servizi come Siri e “speech-to-text”. Adesso ogni comando assegnato al software Siri necessita dell’interazione con i server di Apple. Il comando vocale viene inviato attraverso la rete, elaborato dai server e restituito al dispositivo sottoforma di testo. Se la fortuna è dalla nostra parte, il comando viene eseguito in pochi secondi. A volte, però, la sessione scade e non si riesce a completare il comando. Se il vostro iPhone avesse avuto un vero e proprio processore parallelo, invece di CPU e GPU, tutto questo potrebbe essere fatto direttamente in locale sul dispositivo.

Ciò che impressiona è l’efficienza di tali chip. Già nel 2009, Intel affermava che il processore utilizza la stessa energia di due lampadine. Nel 2010 fu reso noto che i core avevano una velocità tra 1,66 e 1,83 GHz, alla pari con i chip Atom. In ogni caso, non devono essere super computer. Eppure la tecnologia ha un potenziale enorme. Purtroppo Intel non ci dà nomi, né indiscrezioni sulle caratteristiche. Ma è abbastanza sicuro che si tratti di una variante mobile dello Xeon Phi/Knights Corner MIC.

La codifica dei video di massa e il multitasking su vasta scala sono solo alcuni dei vantaggi. Non solo i nostri smartphone saranno in grado di soddisfare le nostre esigenze informatiche tradizionali, ma nascondono potenzialità che ancora ignoriamo. Con l’integrazione di opportuni sensori e ricevitori, il telefono potrebbe controllare il cambio automatico nella vostra auto, oppure creare una riproduzione 3D dell’ambiente che vi circonda.

Dieci anni sono molti, ma questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo. Si tratta di un grande rinnovamento che potrebbe rendere gli smartphone ancora più essenziali nella nostra vita. Magari riusciranno davvero a sostituire le altre forme di PC.

Scritto da niknikolas94