Secondo gli ultimi rapporti, Apple permetterà al governo cinese di eseguire delle ispezioni per la sicurezza sui suoi prodotti, per sedare i dubbi che questi vengano utilizzati per sorvegliare i cittadini cinesi.
Stando a quanto riportato da The Telegraph, Tim Cook, il CEO di Apple, ha accettato la richiesta dello State Internet Information Office cinese di eseguire dei test sugli iPhones, iPads e computer Mac, affinché possano continuare ad essere venduti nel paese.
Pare che Cook si sia incontrato con Lu Wei, direttore del dipartimento e che gli abbia detto che nonostante le voci, Apple non ha mai fornito informazioni sui suoi clienti a terze parti. Secondo un rapporto di Beijing News, Wei ha risposto che i prodotti Apple dovranno prima passare attraverso dei controlli eseguiti da funzionari cinesi che stabiliranno se i prodotti della società potranno essere venduti in Cina o no.
La Cina è uno dei mercati più grandi per i prodotti Apple, ma il suo governo è sempre stato sospettoso nei confronti della società di Cupertino. Non solo, la Cina, negli anni passati, ha gettato accuse simili anche su IBM e Cisco.
Durante il mese di Settembre 2014, subito dopo l’annuncio dei nuovi iPhones, Apple aveva rassicurato il governo cinese sul fatto che i suoi prodotti non avessero delle falle nascoste che l’America avrebbe potuto utilizzare per rubare informazioni dalla Cina. Apple era stata già accusata, durante un programma televisivo statale cinese, di tracciare la posizione dei cittadini cinesi attraverso le funzionalità dei suoi iPhones. Il rapporto diceva “coloro che possono accedere ai dati possono venire a conoscenza della situazione economica cinese o anche di segreti statali.”
Apple aveva rassicurato il popolo cinese, ma a quanto pare, non è bastato.
Apple non ha ancora commentato pubblicamente la faccenda.