Kin, Microsoft sotto accusa per campagna pubblicitaria

In quanto principale accessorio della “Upload Generation”, come definita dalla Microsoft, il Kin può permettervi di fare un gran numero di cose: parlare con amici e ragazzi/e, scattare foto e riprendere video dei momenti più belli della vostra vita, tener d’occhio i vostri amici su MySpace, spedire via sms uno scatto di quello che c’è sotto la vostra maglietta… No, un secondo, forse questo no. E’ quello che mostrava l’ultima pubblicità rilasciata dalla Microsoft, dove un ragazzo, con in mano il suo Kin, lo metteva sotto la maglietta per fare una foto. Immediata la reazione delle associazioni di consumatori, con l’accusa di incoraggiamento al “sexting“, termine inglese che indica l’uso del cellulare per scopi sessuali, attraverso l’invio di immagini e video sexy. La Microsoft sembra aver lasciato la pubblicità online, rimuovendo però la porzione incriminata, lunga circa un secondo, e dichiarando: “Stiamo prendendo in considerazione molto seriamente la problematica del “sexting” e non era affatto nostra intenzione promuovere questa pratica”. Forse, si è un pò esagerato… In fondo, era una semplice pubblicità.

Scritto da mick